La pubblica amministrazione in Sicilia "e' troppo vischiosa; ci sono molti funzionari corretti, ma anche molti corrotti, che utilizzano le inerzie burocratiche, di cui si lamentano giustamente gli imprenditori che vogliono investire nell'Isola, per ottenere benefici e profitti illeciti". E' la denuncia dell'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, intervenuto al convegno 'Colletti bianchi, zona grigia e mafie'. Il rimedio, per l'esponente del governo Lombardo, e' la semplificazione della pubblica amministrazione, l'informatizzazione e la digitalizzazione dei procedimenti: "Nelle procedure informatizzate, infatti, non c'e' bisogno di incontrare i funzionari o di conoscerli, di ottenere autorizzazioni, visti o firme da sollecitare". Proprio in questi giorni, l'Assemblea regionale sta esaminando la legge sulla semplificazione amministrativa: "Per combattere mafia e corruzione in Sicilia questa riforma - spiega - e' uno strumento indispensabile e i parlamentari di tutte le forze politiche possono dare, responsabilmente, una risposta tempestiva alle attese di cittadini e imprese".
Per Armao si tratta anche di definire, entro brevissimo termine, il trasferimento alla Regione e agli enti locali dei beni confiscati alla mafia. In Sicilia, infatti, e' allocato il 45 per cento circa dei beni immobili confiscati alla mafia e analoga proporzione riguarda i beni in denaro e titoli provenienti dall'Isola. "Non possiamo continuare a pagare quasi quattro milioni di affitti per immobili che ospitano assessorati e uffici a societa' ormai di proprieta' dello Stato", ha aggiunto. Armao ha proposto alla Commissione europea, in sede di rimodulazione dei fondi comunitari di utilizzare risorse per la loro rifunzionalizzazione in favore di enti locali e associazioni di volontariato: "Con il prefetto Morcone, nei prossimi giorni, definiremo tempi e modi per il trasferimento di questi e altri beni alla Regione e agli enti locali". (AGI) Mrg
Per Armao si tratta anche di definire, entro brevissimo termine, il trasferimento alla Regione e agli enti locali dei beni confiscati alla mafia. In Sicilia, infatti, e' allocato il 45 per cento circa dei beni immobili confiscati alla mafia e analoga proporzione riguarda i beni in denaro e titoli provenienti dall'Isola. "Non possiamo continuare a pagare quasi quattro milioni di affitti per immobili che ospitano assessorati e uffici a societa' ormai di proprieta' dello Stato", ha aggiunto. Armao ha proposto alla Commissione europea, in sede di rimodulazione dei fondi comunitari di utilizzare risorse per la loro rifunzionalizzazione in favore di enti locali e associazioni di volontariato: "Con il prefetto Morcone, nei prossimi giorni, definiremo tempi e modi per il trasferimento di questi e altri beni alla Regione e agli enti locali". (AGI) Mrg
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