martedì 31 marzo 2009

Tutta Colpa del Berlusca...

Rivoluzioni silenti e nascoste ma non per questo prive d'effetto. L'entrata in politica di Berlusconi, senza alcuna nota di giudizio, è stata forse, dal dopoguerra a oggi, una delle più importanti rivoluzioni per l'assetto socio-politico del nostro paese. Il primo saliente effetto, forse trascurato da molti, è stato lo scardinamento della cosidetta riferibilità diretta al voto di classe; il modello capitalista berlusconiano diventa espressione politica o certamente aspirazione del ceto medio e anche di buona parte del proletariato avanzato. Infatti chi, soprattutto agli albori, ha votato Berlusconi non era colui che si riconosceva in lui ma chi avrebbe voluto essere come lui. Di contro, buona parte del naturale elettorato berlusconiano borghese è andato traghettando, sempre più, verso posizioni meno competitive e maggiormente sinistroidi, compresa buona parte dell'espressione del capitalismo "illuminato" italiano. Questo è stato il vero passaggio di boa; la sinistra Italiana, oggi, non ha più voti perchè sono ormai 10 o 15 anni che li perde, più precisamente da quando il suo naturale elettorato ha smesso di lottare per una rinnovata coscienza di classe, retaggio degli anni '70 e '80, preferendo seguire l'aspirazione proiettiva del salto sociale ed economico.
In Italia, oggi, il problema della compagine politica d'opposizione e della sua assoluta deludente presenza è quello di essersi resa conto, troppo tardi, che i propri interlocutori sociali stavano cambiando e che per parlare di sinistra bisognava girare la testa a destra.

Cosa scomparirà nei prossimi 10 anni

Cosa scomparirà nei prossimi 10 anni ?
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Non è mio... non ha valore.

Credere che tutto ciò che è gratis non abbia alcun valore genera il non rispetto nella condivisione di ciò che è di tutti. Tutto ciò che non è solo mio non è di nessuno. Il valore è un rapporto tra fasi di tempo. Così, ad es., la penna ha valore perché si prevede di scrivere, la moneta ha valore perché si prevede di comprare, ecc.. Sicché il valore è il rapporto tra il momento della previsione ed il momento previsto. Posto che il tempo è l'io che si pone come realtà in quanto capacità in atto prevedere, il concetto di valore è soggettivo perché coincide con l'io pensante. A questo punto dovremmo chiederci perché si è portati a credere che tutto ciò che non è solo mio non abbia alcun valore in sé. Probabilmente perché ciò che è di tutti non genera alcuna previsione soggettiva e, dunque, non ha valore di scambio.
Adriana Levantino

domenica 29 marzo 2009

La Chiesa Cattolica è ancora la Chiesa di Cristo?

Il Papa parla di Maometto a Ratisbona e muoiono degli uomini; riabilita i lefreviani e inegazionisti e la Chiesa Tedesca si ribella. La Chiesa Cattolica usa misericordia a Pinochet officinando i suoi funerali e li nega a Welby e poi chiama assassino Beppino Englaro. Il papa parla di preservativi in Africa che non servirebbero per combattere l'AIDS e la comunità scientifica la critica severamente. La Chiesa da sempre strizza l'occhio alla destra che preserva i ricchi dimenticando che negli atti degli apostoli si legge della prima comunità "comunista"della storia. Il vero fatto è che peccano di Superbia. Dimenticano, credendo di essere infallibili e di parlare a nome di Dio che nella Scrittura è detto "I miei pensieri non sono i vostri pensieri" e ancora "Misericordia voglio e non sacrifici". Dio è Amore. Battiato in una magnifica canzone dice "L'Universo è retto dall'Amore. Il Giudizio spetta solo a Gesù Cristo. La Chiesa assomiglia tantissimo alla Stato. Entrambi sono "scollati" rispetto al pensiero della gente comune. Fondiamo la vera Chiesa di Cirsto che è ECCLESIA DI AMORE NON BUROCRAZIA CON CERTIFICATI DI BATTESIMO MATRIMONIO ETC. Scacciamo i venditori di colombe dal Tempio.
Sergio Masi

sabato 28 marzo 2009

E' ora di fare testamento...Biologico

Il Parlamento si avvia a emanare una legge che limita l'autodeterminazione dell'individuo. L'art. 34 della Costituzione è stato ignorato così come la scienza medica che afferma che idratazione e alimentazione forzata sono terapie a tutti gli effetti. Il Prof. Veronesi ha suggerito di fare, in proprio, testamento biologico prima dell'entrata in vigore della nuova legge. Il Testo potrebbe essere: In caso di patologia che comporti assenza di autodeterminazione, rifiuto qualsiasi trattamento medico che comporti accanimento terapeutico, inclusa idratazione e alimentazione forzata. Delego mia moglie i miei figli, ovvero il Dr.(...) a far rispettare tali mie volontà. Nel caso di normativa contraria a quaste volontà voglio che sia eccepita la sua incostituzionalità e nelle more voglio essere trasferito anche all'estero in strutture sanitarie non obbligate secondo la legge italiana. L'uomo è stato creato LIBERO.
Sergio Masi

venerdì 27 marzo 2009

Nuovi Riflessi di Sicilia, si Spera!


Una mediaticità che da strumentale rischia di diventare perfino corrotta, è come se sulla società siciliana si rifletta sono uno spettro luminoso, riuscendo a far diventare la vergogna di un ristretto insieme di degrado l'unico elemento attrattivo del mercato mediatico. Anche le percentuali statistiche dopo decenni stanno impazzendo... mafia, degrado, dialetto, mai un prodotto ha retto tanto tempo su qualsiasi mercato. Ogni libro, ogni film, ogni biografia, che riguarda la sicilia e i siciliani continua ad avere come centro narrativo solo la malavita o le vittime che questa si è lasciata alle spalle. Ma d'avvero non cè nient'altro da dire su di noi ? non c'è dove spostare le luci dei riflettori, non c'è altro da inquadrare, raccontare far conoscere? Ma è mai possibile che scrittori e notabili intellettuali non riescano a trovare altre fonti di ispirazione...? Mi piacerebbe un giorno poter andare in libreria o guardare un film in tv ambientato in Sicilia che racconti una storia moderna, magari una commedia in cui semplici cittadini, uomini e donne si incrociano in vicende amorose e intigri alla Woody Allen... per poi scoprire che tutto ciò che si è visto è accaduto in Sicilia come in qualsiasi altra parte del mondo.

giovedì 26 marzo 2009

PROVACI OGGI

Oggi provate a non comprare quotidiani cartacei... io non ne compro da un mese, al massimo mi sono perso un paio di funerali... c'è tutto sulla rete, informazioni a costo zero, e non parlo dei 2 euro per l'acquisto del giornale ma a tutto quello che ci sta dietro: carta, acqua, elettricità, smaltimento dei derivati, i moralismi e le prediche non servono più, c'è l'alternativa dell'azione.
Smettere una consuetudine ormai quasi del tutto superflua per innestarne una nuova e diversa nella propria quotidianità, invece di aprire un giornale, accendere il PC, invece di chiedere sacchetti di plastica quando si va a fare la spesa, tenerne uno di tela in macchina e utilizzare sempre quello, quando si fulmina una lampadina comprarne un'altra a risparmio energetico, quando si cambia l'automobile prenderne una GPL, ecc. ecc. per fare questo non dipendiamo dagli altri, non bisogna aspettare che il mondo cambi, bisogna cambiare se stessi, anzi molto meno, piccole abitudini.

mercoledì 25 marzo 2009

La Globalizzazione che Cura

Uno dei massimi vantaggi del così poco conosciuto concetto di globalizzazione è quello che porterà a naturale risoluzione una delle questioni sociali più discusse e umilianti nel percorso evolutivo dell'uomo, quella del RAZZISMO.
Il razzismo in realtà è ormai un non problema o meglio un problema che è riuscito a trovare una sorta di auto soluzione; la multietnicità che lo genera infatti ne è al contempo la cura. Le unioni interrazziali aumentano del 38% all'anno, di questo passo tra un centinaio di anni avremo un enorme meticciato. La deprolevole senzazione di discriminare per il colore della pelle, almeno quella, non avrà più fondamento di esistere, ma certamente si riuscirà a coltivarne di molto perggiori. Non si può chiedere alla natura umana di smettere di essere natura per trasformarsi in una paventata ma mai raggiunta nè raggiungibile elevazione intellettuale. Iniziamo a ragionare su cosa siamo non su come dovremmo essere, gestiamo il presente per riuscire ad avere un futuro.

martedì 24 marzo 2009

I MURI NON ESISTONO


Il MURO DI BERLINO
Oggi la mancanza del Muro ne testimonia la massima presenza, l'identità violata, censurata, diviene identità distintiva, una cicatrice che diventa fregio.
Il Muro, elemento strutturale di separazione, di assoluta non comunicazione, diventa simbolo, desiderio, necessità di comunicare.
Qualunque muro è un antisestesso, appena separa amplifica la comunicazione negata.....
Erigere un muro infatti lascia sempre la possibilità al nostro interlocutore di trovare forme e meccanismi per superarlo. Qualsiasi muro ha un varco relazionale è la fatica stessa che si fa per superarlo a rendere il messaggio che si porta con se amplificato e più incisivo del muro che lo bloccava. non si può non comunicare....

giovedì 5 marzo 2009

Perché il mio Blog

Comunicare è l'unica attività umana che non conosce contrario. Non si può non comunicare, qualsiasi atteggiamento umano produce reazioni interlocutorie. Non potendo non comunicare l'unica cosa che resta da fare è farlo nella migliore delle maniere possibili. Una di queste è certamente il web; a mio avviso oggi unico spazio realmente democratico in cui è possibile trovare la multiformità degli interessi umani... dai peggiori a quelli più nobili. Proverò in questo contenitore a dare il mio punto di vista su alcuni temi a me cari che spero possano trovare interesse e approfondimento in tutti voi. Buona comunicazione a tutti.

manifesto editoriale

Il passato non esiste, il futuro è oggi” questa provocatoria affermazione è la sintesi del manifesto editoriale del progetto televisivo Live Sicilia. Spostare le luci dei riflettori. Fino ad oggi e ripetutamente la nostra regione ha conosciuto solo ed esclusivamente una luce mediatica.
Non offuscando la realtà in cui viviamo vogliamo allargare gli orizzonti, portando all’attenzione anche tutto il resto, spostando i riflettori su una realtà finora rimasta in ombra. Crediamo sia importante avviare un nuovo modo di fare informazione, dando spazio anche a tutti coloro che quotidianamente non fanno apparentemente nessuna eclatante battaglia, ma cercano di riempire la propria vita di giusti contenuti. Persone che giornalmente affermano una straordinaria normalità e che impegnandosi con eticità mandano avanti la Sicilia e l’intero paese. Si vuole raccontare una società per cui vale la pena mettere in moto una macchina che produca entusiasmo e fiducia per le future generazioni, forti di un futuro che si specchia sulle proprie mani. La nostra linea editoriale consiste nel “non averne nessuna”, fondandosi sul desiderio di interpretare la realtà recuperando il valore del racconto. Il nostro Gruppo su queste basi si accinge a lanciare un nuovo percorso di comunicazione: un format televisivo quindicinale, una web tv http://www.livesiciliatv.it/ un quotidiano on-line http://www.livesicilia.it/ ed un free-press regionale. La voglia è quella di far conoscere, di raccontare, di creare un sentimento di fiducia, un atteggiamento di possibilità.

Il nostro strumento di lavoro


Il nuovo quotidiano on line

Recuperare il diritto di chi legge e il dovere di chi scrive alla cronaca dei fatti, lasciando alla libera interpretazione di giudizio il lettore.
Perchè dietro ogni notizia c'è sempre una storia da rispettare e raccontare.

Nuova Luce sull'Informazione TV



Live Sicilia Tv nasce dalla necessità di raccontare volendo raccontare che esiste una realtà fatta di straordinarie normalità.
Alla ricerca non di una Sicilia nuova da riscattata, ma semplicemente di VERA.
Nella voglia di non sperare in futuro migliore ma di lasciarci alle spalle ogni giorno uno splendido passato.