mercoledì 30 settembre 2009

Lo Scudo... di Tremonti

È sempre straordinario vedere come in Italia ogni illegalità conosca sempre un rimedio… mai una “punizione”, come dire un segnale di fermezza educativa, il semplice schiaffo dato al fanciullo per rendergli fisicamente percepibile il monito che rammenti come una società può definirsi realmente tale solo se in essa esistono delle regole valide per tutti e a tutela di tutti, schiaffo che possa diniegare il concetto che per i furbi c’è sempre una scappatoia. Ben si inquadra nel nostro sistema Paese l’ultimo salvacondotto per i furbi, il c.d. Scudo Fiscale per il rientro dei capitali all’estero, oggi stimato in circa 300 miliardi.

Ma questo non è il dato più scandalizzante, quello che stupisce sono le dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti: “tale provvedimento non sarà un paracadute per i capitali disonesti”.

C’è da chiedersi… cosa il ministro volesse dire con tale affermazione, visto che portare capitali all’estero è già un atto illegale, anche perché chi non lo fa se li vede tassare con aliquote anche superiori al 40%. Ci risiamo, per chi compie atti illeciti la legge ha sempre un occhio di riguardo, per gli onesti ci sono solo le leggi da applicare…

Lo scudo, caro Ministro, andrebbe messo a protezione di chi la legge la rispetta e non dinnanzi a chi la elude. Uno stato serio, per quanto riguarda la migrazione illecita di capitale all’estero, al massimo avrebbe dovuto dire a tali delinquenti: “riportate i capitali in Italia, costituitevi, li tassiamo ben benino però non VI ARRESTIAMO.

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