Ormai da quasi una quindicina di anni, occupandomi di Comunicazione Pubblica Istituzionale, mi capita di interagire o meglio interloquire con l’apparato amministrativo e politico della nostra regione. Se prima questo accadeva quasi quotidianamente per la verità negli ultimi anni la periodicità si era molto allentata, nell’ultimo mese ho voluto, dovuto, fare un tuffo nel passato… ed ecco che mi sono ritrovato nella mai dimenticata giostra di appuntamenti, segretarie, interminabili sale d’attesa, salottini, anticamere ecc. È straordinario notare come nell’ultimo quindicennio, non solo la maggior parte delle facce non sia cambiata, o meglio molti degli assessori o alti burocrati si, ma per quanto concerne la multiformità dei componenti delle famigerate segreterie, sia esse politiche che tecniche ho ritrovato anche inaspettatamente i soliti “vecchi amici”. Son Tutti Li! Sempre gli stessi forse un poco più invecchiati e riciclati. Ma quello che mi ha veramente stupito di più, è l’assoluta identicità del linguaggio da c.d. sala d’aspetto. I classici evergreen non muoiono mai: Amico mio, come stai non ti sei fatto più sentire…. Vediamoci anche per un cafè…….. non ti preoccupare ci parlo io…… vieni entra aspetta nella mia stanza…….. eh mai hai visto il casino che sta succedendo…….. io sono a Palermo quando vuoi ci vediamo al bar……. E... lo so parlare con quello non è facile, fallo chiamare da….. e poi fammi sapere mi raccomando, ecc. ecc.
Come dire l’antitesi dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, cioè il luogo in cui un qualsiasi cittadino dovrebbe potere interagire con chiarezza e trasparenza con politici, amministrativi, segretari e altro, che continuano invece a restare alla portata di pochi.
Vedremo tra altri quindici anni.
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