mercoledì 30 marzo 2011

La guerra Italo Francese per l'energia

In queste ore l’Italia e la Francia insieme ad altre nazioni della Comunità Internazionale (con la notevole esclusione della Germania) stanno bombardando la Libia per difendere le popolazioni inermi attaccate dal loro stesso esercito. Chi ci crede? Crediamo davvero che tale veemenza sia per i diritti delle popolazioni? O piuttosto alla base c’è solo la questione energetica? L’Italia e la Francia bombardano e litigano tra loro. Potrebbe essere una lettura quella che la Francia vuole controllare le fonti energetiche del mediterraneo potendo così condizionare le sviluppo di tutti i paesi rivieraschi? Potrebbe la Francia voler mettere pressione sull’Italia che sembrerebbe aver frenato sul nucleare dopo l’incidente giapponese e che quindi non riceverà, almeno per ora, i lauti compensi promessi dal Governo italiano per la sua obsoleta tecnologia nucleare? La Germania invece sta fuori da questo incidente libico e ha dichiarato di voler uscire dal nucleare e di voler affidare l’85% della propria produzione alle rinnovabili. Alle rinnovabili che stanno sul suo territorio e che non devono essere prelevate da territori altrui. Alle rinnovabili che non costringono a far guerre per avere energia. Invece di fare assi diplomatici italo tedeschi sulla Libia (mai gli assi politici italo tedeschi hanno avuto grande fortuna), perchè non ci avventuriamo con la Germania nello sviluppo del rinnovabile? Avremmo un partner solido e un futuro economico baciato dal sole e spinto dal vento
Marco Trapanese

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