martedì 29 marzo 2011

Risultati del sondaggio

Qual è il tuo stato d'animo sull'utilizzo della base militare di Birgi sulla questione Libica? Questo è stata la domanda che abbiamo voluto porre nell'ultima settimana ai nostri lettori, certi di trattare un tema di grande attenzione. In effetti così è stato. Circa 300 persone hanno voluto esprime il proprio parere con le seguenti percentuali di voto:il 37,9% dei votanti si è detto molto preoccupato, il 36,6% preoccupato, il16,6 ritiene giusto l'utilizzo della base di Birgi, il 4,8 si è invece dichiarato indifferente e il 4,1 poco preoccupato. Se emerge un dato percentuale inequivocabile di grande attenzione e preoccupazione, lo spunto risulta anche interessante per fare qualche considerazione su i vari aspetti correlati alla crisi Libica e più correttamente su quella che sta coinvolgendo l'intero bacino sud del Mediterraneo.

La prima considerazione non può che soffermarsi sull'operazione militare “di pace”. Infatti è quantomeno singolare come negli ultimi anni le innumerevoli azioni militari della coalizione occidentale verso i paesi arabi, nonostante l'impiego di navi,missili,aeri,forze di terra,blindati ecc. ecc. con relativi centinaia di morti da entrambe le parti sono tutte chiamate e proclamate azioni di “Pace”....

La seconda è certamente da fare rispetto all'esodo ormai di massa dei così detti profughi. Infatti c'è da chiedersi e forse anche da rivedere il concetto di profugo. Se ormai il dato è allarmante, basti pensare che a Lampedusa, territorio Italiano e perciò europeo, ci sono più profughi, clandestini, rifugiati, che residenti bisogna interrogarsi da cosa questi poveracci scappano. Prima scappavano dai regimi anti-democratici e dittatoriali, oggi che è in corso di il processo di democratizzazione in patria da cosa fuggono...? La terza e per ora ultima considerazione può di riflesso essere attribuita ai tanto acclamati festeggiamenti, di appena qualche giorno fa, per i 150 dell'unità d'Italia. L'italia festeggia la propria garibaldina unità, Viva! Ma oggi in nome di quella solidale unità, ci fosse una regione che è disponibile a dare una mano a Lampedusa e alla Sicilia accogliendo parte dei c.d. Rifugiati... neanche a parlarne.

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