mercoledì 2 dicembre 2009

Fonti Rinnovabili L'italia ci crede

L’utilizzo di fonti di energia rinnovabili in Italia è in piena crescita. Il Gestore dei servizi elettrici (GSE) ha, infatti, annunciato il superamento dei 700 MW installati. I dati sono incoraggianti per tutti i tipi di fonti rinnovabili. La geotermia, lo sfruttamento del calore del sottosuolo per produrre energia elettrica , iniziato nel 1913, oggi fornisce 5,5 miliardi di kWh, prodotti in 27 centrali tutte concentrate nella Toscana centromeridionale, ma è possibile ipotizzare una crescita della produzione fino a 10 miliardi di kWh entro il 2020. Il biogas, soprattutto da rifiuti e attraverso lo sfruttamento di liquami e deiezioni animali provenienti dalla zootecnia, sta vivendo un notevole sviluppo. Basti pensare che, nella sola Lombardia, esistono 50 impianti funzionanti di questo genere, con ben 110 richieste in attesa di approvazione. “Si tratta di impianti – sottolinea Righini, presidente di FIPER (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili) – con taglia fino a un megawatt di potenza, dal costo ognuno di circa 3-4 milioni di euro, che possono diventare un vero e proprio investimento se si pensa che, per i kWh prodotti, è riconosciuto un corrispettivo di 28 centesimi di euro. Ma il vero problema nella diffusione di questi impianti è l’incertezza normativa”. Sviluppo notevole anche nell’idroelettrico, una tra le prime fonti rinnovabili sfruttate in Italia: soltanto nell’alveo del Po sono in funzione circa 890 impianti con una taglia media di oltre 500 kW, mentre il microidroelettrico può trovare spazio su corsi minori soprattutto dove esistano già opere di captazione o traverse esistente, in modo da sfruttare i salti d’acqua che garantiscono la produzione di energia senza modificare ulteriormente l’ambiente.
Qualche problema, invece, per il settore degli impianti per produrre elettricità dal sole. Tutte le associazioni di categoria segnalano ritardi negli allacciamenti che provocano seri danni economici ai privati e alle aziende. Il Governo, oltre a questo, dovrà affrontare anche il problema della revisione delle tariffe incentivanti e le linee guida per l’installazione dei sistemi fotovoltaici.

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