mercoledì 6 aprile 2011

Fotovoltaico e tangenti... nuovi elementi

Continua l'inchiesta sulle mazzette elargite per ottenere agevolazioni sul disbrigo di pratiche per le concessioni sul fotovoltaico in Sicilia. Indagine che ha portato agli arresti dell'On.Gaspare Vitrano. Emerge che lo stesso Vitrano insieme a Mario Bonomo e Piergiorgio Ingrassia erano soci in una impresa del settore fotovoltaico. Lo ha confermato lo stesso Vitrano nel corso dell’interrogatorio nel quale ha cercato di difendersi dall’accusa di avere intascato una mazzetta da 10 mila euro da un imprenditore costretto a pagare per aggiudicarsi un sub appalto nel cantiere di Roccamena. La società dell' On. Bonomo, deputato regionale Api, Vitrano e Ingrassia è la Green srl, con sede a Palermo, che ha ottenuto dalla Regione siciliana le licenze per la costruzione di due impianti fotovoltaici a Carlentini, nel Siracusano.

Vitrano e Bonomo la controllerebbero non direttamente ma attraverso alcuni prestanome. L’ingegnere Ingrassia ha raccontato di essere vittima di un sistema che lo stava stritolando: “Avevo detto più volte a mia moglie che volevo denunciare tutto. Perché quella a cui ero sottoposto era una vessazione doppia: prima per i soldi che ho dovuto versare dalla società, successivamente con l’imposizione delle ditte. Ultimamente avevo pure cercato di uscirne, provavo a prendere tempo, ad abbozzare scuse… Ma loro erano voracissimi. Proponevano sempre terreni dove realizzare nuovi impianti. E io a volte dicevo che in quel luogo c’ erano problemi di natura geologica, o altri impedimenti…”. Vitrano, nell’interrogatorio davanti al gip, subito dopo l’arresto, ha invece respinto le accuse sostenendo che non ha mai chiesto denaro all’ingegnere Ingrassia visto che ne era socio. Intanto il legale dell'On. VItrano, l’avvocato Vincenzo Lo Re, ha chiesto al tribunale del Riesame la scarcerazione dell’indagato restando in attesa della decisione dei giudici.

Nessun commento: