A distanza di due anni, la ricostruzione di Giampilieri e delle zone limitrofe, devastate dall’alluvione del 1 ottobre 2009, non si è ancora conclusa. In compenso Raffaele Lombardo ha speso quasi 400 mila euro per le nomine di dodici esterni all’amministrazione, in qualità di commissario delegato per l’emergenza dovuta all’alluvione. Trecentonovantasei mila euro, per l’esattezza, furono spesi alla fine del 2010, per curare gli aspetti tecnici della ricostruzione. Tra i consulenti nominati, per l’appunto, anche Micali, il cui incarico durerà fino alla fine di ottobre. La Regione Sicilia, nonostante i suoi ventimila dipendenti per i quali si spendono 1,7 miliardi di euro l’anno, lo ha chiamato per occuparsi dell’organizzazione della sede operativa di Messina, per curare “l’informazione alla cittadinanza nelle zone alluvionate” e per la progettazione della ripresa economica e sociale del territorio.
Spulciando il suo curriculum si scopre che il giovane esperto ha una conoscenza dell’inglese appena scolastica e che, come diversi altri suoi colleghi chiamati da palazzo d’Orleans, ha una passione sfrenata per la musica. Micali infatti vanta un diploma al quinto anno di conservatorio e – appunto – una navigata esperienza al pianobar. Tra le peculiarità dell’esterno che avranno convinto Lombardo a investire sul suo talento, le attività di animatore ed educatore svolte “all’oratorio Salesiano “Don Bosco” di Messina nonché di organista presso la parrocchia “S.Nicolò” di Giampilieri”. Micali è stato inoltre “membro della Corale polifonica “S.Nicolò” di Giampilieri, che da 30 anni promuove la diffusione della musica polifonica sacra e profana, ricevendo lusinghieri apprezzamenti e importanti riconoscimenti a livello nazionale”.
E se nel caso della consulente Saveria Attaguile si citavano le iniziative del Rotaract, infine, Micali annovera invece nel suo curriculum di aver partecipato a un convegno organizzato dai Lions, dal titolo “1957-2007: 50 anni di integrazione europea”, che si è tenuto all’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina, “in data 26 Aprile 2007”. La consulenza, della durata di un anno, è costata alle tasche dei siciliani oltre 22 mila euro lordi.
E noi zitti, zitti, buoni, buoni....
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