Almeno per quanto riguarda la situazione moral-politica. Ormai la parola moralità è giunta al suo massimo storico di insignificanza, quasi come l’ecosostenibilità. Paroloni concettualmente talmente saturi da ormai non voler significare più alcunché di preciso o identificabile. L’ultima di tante vicende, sulla vita privata di chi è, e si è chiamato ad amministrare la cosa pubblica Italiana, (quella che vede coinvolto il governatore Marrazzo) fa tornare in mente solo negli ultimi mesi: i festini con droga e squillo in alberghi romani UDC, Escort Premier, Esponenti del Pdl e PD coinvolti in feste a luci rosse, ecc. ecc. Due semplici considerazioni; la prima riguarda la linea di difesa che punta a separare la vita privata da quella pubblica, come dire io sono un farabutto ma solo nella vita privata da politico sono un santo sacrificale, o meglio sono un pirata della strada ma quando gareggio in pista sono un vero gentlemen driver. La seconda, quella più certa, è che una cosa davvero trasversale nella politica italiana l’abbiamo trovata il Sesso, contento sarebbe Freud.
lunedì 26 ottobre 2009
ORA... Legale
venerdì 23 ottobre 2009
AMARA TERRA
Il problema è, appunto, il portarlo avanti, se a doverlo fare ci si deve confrontare con un territorio assai vasto e, diciamo, “complesso” come lo è la Terra siciliana. In un territorio con una linea ferroviaria monorotaia, strade perlopiù monocorsia per senso di marcia, esclusi tratti + o – lunghi nei principali tronconi autostradali dove, al più si hanno, ancora e solamente, 2 corsie. Con un parco macchine circolanti cresciuto a dismisura e in modo (sic!) diversamente proporzionale al senso civico autostradale collettivo.
E dire che i 9 presenti non rappresentiamo che una parte limitata del territorio regionale. Difatti si decide agevolmente di rivederci nella zona di Enna, centrale ed abbastanza vicina a tutti: già, perché non c’è nessuno del trapanese, né del girgentino né del ragusano, come del messinese e del sud siracusano! Perché altrimenti si continuerebbe ancora a parlare di percorrere più di cento chilometri in auto.
Ci riuniamo, dicevo, discutiamo un po’ e deliberiamo. Pur essendo nella terra di Reina o forse proprio per quello, non ci scambiamo né un pizzino di carta né una sottolineatura né una firma. In compenso, dato che siamo tutti provvisti dei più raffinati sistemi di telefonia mobile e di collegamenti telematici in larga banda che, sebbene a singhiozzo, musciano funzionare anche da noi, e sottintesa l’influenza A e con essa anche le altre, considerando, inoltre, che pur trovandoci nella terra dei “vasa-vasa” ci siamo già scambiati pochissimi baci e abbracci all’arrivo, decidiamo che tanto, per quello che ci scambiamo lo possiamo, benissimo e con miglioramenti igienico-economici, fare in rete: il che rende procrastinabili gli eventuali incontri ennesi. Quanto ai nostri incontri sociali - eccezzion fatta per quelli a carattere nazionale che è meglio farli al nord che sono attrezzati meglio - seguono la sorte di tutto ciò che è sociale in un territorio in cui la comunicazione non vuole, o continua a non potere, diventare sociale ovvero comunicazione alla gente e non per la gente
Per fare un esempio, uno riesce ad arrivare in auto nel centro di Palermo. Dopo avere attraversato la periferia con i finestrini chiusi per il cattivo odore e aver fatto lunghe code dietro ai compattatori che smaltivano in minima parte i rifiuti accumulati, uno riesce a raggiungere un posteggio a ridosso del Teatro Massimo. Prima di spegnere il motore c’è già accanto il posteggiatore abusivo che cerca di vendergli il biglietto di parcheggio ad ore con un rincaro che né il gestore né tantomeno l’Amministrazione municipale si sognerebbero mai di poter fare, non impunemente almeno! Rincaro che, paradossalmente, si rivela giustificato visto che altrimenti si corre il rischio di acquistare un biglietto dall’edicolante all’angolo della piazzetta fra il Teatro e via Maqueda e metterlo sull’auto parcheggiata alle spalle del Teatro angolo via Volturno: rischia la multa! Nel centro di Palermo ci sono vari gestori che si contendono l’obolo per il parcheggio e spetta all’utente individuare come ed a chi pagare, chiedere in giro è del tutto inutile e, nella maggior parte dei casi, fuorviante. Ora, dato atto a chi la multa non si pone il problema di pagarla in quanto amico di un amico che prima o poi, forse, la può fare togliere, chi invece la multa non vuole prenderla in che razza di contesto comunicativo viene a trovarsi? L’intervento ordinativo del parcheggio, tanto più se a pagamento, e tralasciando gli odori ed il traffico, è indubbiamente un forte approccio comunicativo dall’Amministrazione al cittadino, nel nostro esempio al cittadino ospite , forte perché intimativo come lo erano i ponti medievali in prossimità delle cattedrali: “o paghi o stai fuori”, o paghi e ti attieni alle mia direttiva o ti metti nei guai con ciò che ti sta intorno. A quei tempi l’informazione era a senso unico, dal potere al popolo che rispondeva versando decime: non c’èra comunicazione e, tantomeno, comunicazione sociale, ai potenti interessava solo che le decime arrivassero e che la gente si arrangiasse come poteva… Giovanni Vitale
domenica 18 ottobre 2009
Palermo 2020.it Medaglia d'Oro di velocita web
L’importante è partecipare? Sì, sul web.
mercoledì 14 ottobre 2009
La Rincorsa di Cammarata
Molte considerazioni si possono fare su tale operazione: oltre ai costi, oltre 320mila euro di messa in onda… oltre alla questione deontologica di un giornalista di fama nazionale e dipendente della TV Pubblica, di cui si sta occupando l’ordine dei giornalisti, oltre all’ennesima caduta di stile, a mio avviso ne va fatta una di carattere tecnico strategico-comunicativo. Fare un intervista chiaramente pilotata senza alcuna criticità emergente, della serie tutto va bene, cercare la legittimazione con un volto noto della tv, Romita conduce il TG1, con inquadrature strettissime monofacciali da pura propaganda politica, da addetto ai lavori mi permetto di dire che è una delle operazioni di comunicazione più sbagliate che si potesse fare. Questo tipo di cose allontanano dai cittadini, dalla gogna pubblica, se proprio andava fatta, questa farsa, era meglio costruirla meglio. Avere le palle di scendere in piazza raccogliere contributi tra la gente tra i palermitani, un sindaco della gente in mezzo alla gente anche alle critiche ai fischi, affrontare la situazione e spiegarla in mezzo alla gente di Palermo, e non dal bunker di un palazzo istituzionale… e poi alla fine si lavorava sul montaggio….
martedì 13 ottobre 2009
In attesa che il Sindaco cambi...
Ma è proprio su questo se ne vada che ruota la questione. L’On. Cammarata infatti non ha nessuna intenzione di dimettersi, nonostante gli ultimi scandali personali e una città completamente allo sbando: rifiuti e roghi, aziende pubbliche sull’orlo del fallimento, intere zone della città al buio, azzeramenti continui della giunta comunale, rimpasti e mozioni di sfiducia in Consiglio Comunale,
Non se ne va, non se ne va!! E forse non riusciranno a farlo andare via.
Il fatto è che non siamo proprio alla scadenza di mandato, restano ancora oltre due anni buoni, quasi tre… C’è da chiedersi cosa succederà in questo enorme lasso di tempo? Non vi è davvero nessuna formula democratica per far valere tutte le responsabilità di un’Amministrazione durante il corso del proprio mandato? Dove è l’opposizione? E cosa può un opposizione consiliare nei confronti di primo cittadino direttamente eletto dal popolo?
La questione è annosa. Ma il dato di fatto reale è che nella nostra città manca un opinione pubblica, dove è la famigerata società civile, una coscienza civica incarnata da uomini e donne capaci di intervenire e contare sul piano della gestione e amministrazione della cosa pubblica.
lunedì 12 ottobre 2009
I rifiuti... ci mettono le mani in tasca
giovedì 8 ottobre 2009
Capo di Stato o Statista... bella differenza
Proviamo a semplificare: un Capo di Stato è colui che viene scelto dal popolo, che andando democraticamente alle urne gli attribuisce il consenso necessario per ricoprire tale carica. Semplice ecco che nasce un Capo di Stato. Colui che da quel momento detiene le redini di una nazione di un gruppo sociale organizzatosi in Stato. Provvede, Decreta, Programma. Lo Statista che raramente viene alla luce, nasce a volte da un Capo di Stato.
È colui che dimostra capacità eccelse e straordinarie non tanto sull’operatività della macchina governativa, per quello ci dovrebbero essere i Ministri ognuno per le proprie competenze, ma sulla capacità di dare una visione al paese, di unire e non dividere, di avere un proprio status che diventa status dell’itera nazione. È colui che non si scompone mai, non facendo così, mai scomporre il paese. Un uomo che affronta e riesce a prendere decisioni e avviare processi di cambiamento coinvolgendo nel percorso l’intera compagine sociale e politica, senza apostrofarne o etichettarne nessuna.
martedì 6 ottobre 2009
Mondadori e CIR... c'azzecca Berlusconi
lunedì 5 ottobre 2009
Nuove professioni... Energy Manager
I comuni prima elencati fanno risparmiare ai loro cittadini qualcosa come 8 milioni di euro, una cifra di massima che serve a comprendere come il consulente energetico al massimo delle sue funzionalità giunge all’abbattimento del 30% della spesa energetica annua di un’amministrazione. Secondo quanto riporta Dario Di Santo, direttore della Fire, questa essenziale figura professionale figura nel 10/20% del pubblico, mentre nel privato è ancora più sporadica sia nelle Pmi che nelle grandi imprese.
Per gli enti locali sarebbe un ampliamento di organico immediatamente ammortizzato col risparmio energetico che ne deriverebbe. “La figura professionale – ha precisato Salvo Rametta, Energy manager presso
Secondo dati di massima un comune di 15 mila abitanti spende circa 800mila euro l’anno di spese energetiche, quindi un consulente farebbe risparmiare circa 240 mila euro. Ma forse i tempi non sono ancora maturi per una nuova consapevolezza energetica. “Purtroppo spesso si tratta di una sensibilità energetica sottoforma di spot – ha precisato Michele Sabatino, direttore Apea di Enna - frutto di sollecitazioni esterne o di adempimenti normativi, ma comunque molto improvvisata e inconsapevole. Solo alcuni amministratori pubblici sembrano veramente sensibili ma più per un fatto di cultura personale che di consapevolezza tecnica e politica”. Ma la competenza di un Energy manager diventa imprescindibile anche in rapporto alla gestione di problemi cui spesso un normale ufficio comunale non può sopperire.
“Il lavoro che ha portato maggiori risultati – ha spiegato Salvo Rametta - è stato il recupero di somme che
Nasce Climate Certified
sabato 3 ottobre 2009
Soldi Buttati per Grazia Ricevuta
giovedì 1 ottobre 2009
Escort... Giovani Imprenditrici del Sud
“La vita è un esperienza così impegnativa e difficile che ognuno a diritto di viverla come vuole e può, io non ho pregiudizi contro nessuno” ha continuato la mia mente. Da imprenditore mi sono allora concentrato sull’aspetto imprenditoriale della vicenda, € 2.000,00 per una cena € 5.000,00 per il dopo cena con dessert guardo nuovamente sul sito, c’è da rifarsi gli occhi comunque, € 300,00 30 minuti, € 600,00 un’ora, ben € 1.500.0,00 per un intero indimenticabile giorno. Se una donna vuole essere imprenditrice di se stessa lo faccia pure, per me viva le donne, ma non le discriminazioni… voglio dire: facendo una media l’imprenditrice donna Escort potrebbe guadagnare fino a 10- 15 mila euro al mese che sono parenti di 150 mila l’anno, bene, viva l’impresa, perché cari lettori il punto non è che queste fanno le prostitute e che lo fanno con i capi di stato e in televisione con dignità da regine, ma dove sono le partite IVA le ricevute, le tasse, le addizionali, l’irpef, ecc. ecc. io se guadagno 150 mila euro oltre il 45% lo devo dare allo stato, perché loro no? E il bello che a quanto pare i loro principali clienti sono uomini di stato. Io non sono scandalizzato di niente, se la televisione pubblica ieri sera ci ha voluto fare scoprire e conoscere delle giovani imprenditrici che ben venga, ma vorrei essere certo che questa mattina negli uffici/abitazione di queste coraggiose ragazze del sud sia già arrivata la guardia di finanza a controllare le rispettive posizioni fiscali e contributive… il vero scandalo è se ciò non avviene.