Ma Berlusconi è il capo del più grande partito nazionale, se nasce un altro partito territoriale… ruba voti al PDL, no? “No. Recupera alla coalizione di Centrodestra i voti che al Sud il Pdl ha già perso. Berlusconi ha perso milioni di voti al Sud. Li ha persi, in parte, proprio per il peso della Lega che ha spostato verso Nord l’asse della coalizione. Si badi: io non vedo Lega e Pdl come soggetti separati, ma come un unico corpo. Quindi è anche vero che i successi elettorali della Lega hanno riportato in equilibrio la vittoria di coalizione. Ma se i soggetti sono solo due: un partito nazionale e un partito territoriale del Nord, è evidentemente che il Sud, che rimane senza rappresentanza territoriale, va in difficoltà. Del resto non si capisce perché facciano il federalismo nele istituzioni e non debbano federarsi nella politica. Se il modello federale funziona per lo Stato non si capisce perché non debba funzionare della politica”.
La Lega infatti non è mai stata contraria all’ idea di un Partito del Sud, anzi ha tentato più volte di sbarcare essa stessa a mezzogiorno ed e si è alleata dell’ MPA di Lombardo… Ma chila Lega non la ama pensa: vogliono il Partito del Sud per spaccare definitivamente l’ Italia, per dimostrare che Nord e Sud sono due mondi diversi da tenere il più possibile distanti… “Se mia nonna aveva le ruote era una cariola… Io mi occupo di leggere i fatti: il Partito del Sud non spacca il Paese, ma lo tiene insieme. Mi spiego: sul tavolo delle emergenze politiche abbiamo avuto per mesi il tema di Malpensa, e va bene. Però ora c’è anche il tema di Termini Imerese, e adesso si interviene lì, ci si mettono delle risorse economiche che servono e si investe su un progetto di soluzione del problema. Ma perché la discussione su Termini Imerese si è imposta all’attenzione di tutti? Ad esempio perché al CIPE c’è un presidente che si chiama Miccichè, cioè un uomo del Sud. Se ci fosse stato presidente Cota, il presidente della Lega Piemùnt, probabilmente la questione di Termini Imerese non sarebbe emersa, non con questa forza… Cioè, non dobbiamo essere ipocriti: il legame dei politici con il proprio territorio è una cosa sana, è una cosa giusta. Il legame anche elettorale fra chi vota e chi abita un’area e la conosce bene, è una cosa altamente democratica. Io credo che un Partito del Sud sia una grande opportunità democratica per l’ Italia. L’ unità nazionale la si ricostruisce nella somma di differenze locali. E non è che se noi decidessimo di avere solo grandi partiti nazionali il Paese tornerebbe ad essere unito. Il Paese è di fatto separato, e non per problemi culturali o linguistici: per problemi economici. Quindi se nasce una struttura politica che avvicina l’economia del sud al Governo nazionale, beh…. Questo è un contributo all’ unità, non alla divisione. E soprattutto è un contributo all’uguaglianza, che è un diritto costituzionale. Tutti dobbiamo essere uguali, e avere uguali opportunità: questo fa “unità”.
La Lega infatti non è mai stata contraria all’ idea di un Partito del Sud, anzi ha tentato più volte di sbarcare essa stessa a mezzogiorno ed e si è alleata dell’ MPA di Lombardo… Ma chi
Nessun commento:
Posta un commento