giovedì 9 luglio 2009

Miccichè 4.... E i Problemi di Berlusconi?

Ma anche Berlusconi qualche problema di comunicazione e di immagine ce l’ha ultimamente, le pare? “Problemoni! Berlusconi da un punto di vista mediatico si è fatto carico dei più grandi errori di gestione della sua crisi che un politico possa mettere in campo. L’uscita da Vespa a Porta a Porta, l’ uscita su Chi di Alfonso Signorini. Doveva fare altro, e doveva farlo meglio. Qui sono assolutamente d’accordo con Giuliano Ferrara… Aggiungo solo che non riconosco più il Berlusconi che un tempo mi insegnò tante cose, proprio sul rapporto con i media… Però, intanto, il Centrodestra che lui ha costruito, cioè l’alleanza di governo, ha dimostrato di essere qualcosa che va oltre la persona di Silvio Berlusconi, anche oltre la sua stessa volontà. Ora è davvero un partito radicato, ben piantato sul territorio, è un partito che ha intercettato l’idea stessa di un Paese… e questo Paese sempre più vi si riconosce, dentro il PDL, dentro la Lega e dentro l’autonomismo siciliano. Ma l’autonomismo siciliano non basta: il sistema si completerà costruendo un vero e proprio partito del Sud, di tutto il Sud”.
Al Nord, però, lombardi veneti e piemontesi ci hanno messo anni, anni di liti furibonde, prima di trovare un programma comune e mettersi tutti sotto il comando di Umberto Bossi… “E a mezzogiorno è forse anche peggio: un conto è Palermo, un conto è Salerno, un conto è Bari, un conto è il Salento, un conto è la Calabria, un conto è la Sicilia… Ma tutti hanno un disperato bisogno di ritrovare un orgoglio di sé, una dignità, una missione per il presente e per il futuro. Prendano ad esempio quello che si è fatto al Nord con il concetto di “Padania”, il Partito del Sud deve dare forza a un concetto simile, a quello che Bossi chiama “l’idem sentire”. Bene, l’idem sentire del Sud è che tutti si sentono degli sfigati, in fondo. La cosa ha radici storiche profonde, non è una fesseria: sono stati massacrati dalla storia i popoli del Sud, tutti quanti. In questo sentimento collettivo, però, è racchiusa una forza grande, una potenzialità politica da sprigionare. Come la sprigioni? Abbandonando le vecchie tattiche, smettendola di mettere insieme nomi vecchi e vecchie sigle perché non è più così che si raccolgono i nuovi voti. Al Sud non devono avere fretta, ma devono fare le cose serie. E’ ora di partire, questo sì.! E partano pure dalla Sicilia, dall’autonomismo siciliano, è la cosa più logica. Ma se la cosa resta chiusa in Sicilia diventa un disastro”.

Nessun commento: