“La ricerca della democrazia perfetta, da parte dei grandi intellettuali della storia, risulta essere la ricerca di una chimera, essendo logicamente contradditoria”. Così P. Samuelson, premio nobel per le scienze economiche, argomentava negli anni ’50 sulla scorta delle ricerche di K. Arrow dimostranti che qualunque sistema di voto democratico concepibile può fornire risultati antidemocratici. La teoria di Arrow prospetta in politica conclusioni analoghe a quelle di K. Gödel per la logica matematica: il ‘teorema dell’impossibilità’ di Arrow, risultante dall’applicazione alla politica della teoria dei giochi elaborata sul finire degli anni venti da J. von Neumann (molto famoso per i suoi contributi alla teoria dei calcolatori) mise in subbuglio la comunità intellettuale dimostrando, appunto, che la democrazia perfetta è impossibile! Ora, per venire ai nostri giorni e tralasciando le sottigliezze della logica matematica, a qualcuno risulta paradossale che lo schieramento del suffragatissimo presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, non abbia potuto eleggere un suo rappresentante al Parlamento di Strasburgo: ché democrazia rappresentativa è un sistema che di fatto cancella la possibilità di tribuna a centinaia di migliaia elettori? Da un lato si può sostenere che ciò è l’inevitabile esito della semplificazione necessaria alla governabilità, dall’altro, come suggerisce P. Hoffman, che chi sceglie il sistema di voto sceglie praticamente il vincitore. Nel caso in questione sceglie perfino chi esiste e chi no!
Giovanni Vitale
Giovanni Vitale
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