giovedì 25 giugno 2009

Rivoluzione... Siciliana

Che la Sicilia sia una terra straordinaria, come altrettanto i siciliani è fuor di dubbio, sempre pronta a sperimentare e anche a farsi sperimentare. Straordinario lo è anche il fatto che per questa regione sia arrivato il momento di una vera ma soprattutto profonda rivoluzione culturale. Ancora prima delle infrastrutture, della modernizzazione, del ponte sullo stretto e del doppio binario ferroviario adesso serve esserci. Pronti, culturalmente nuovi, con lo sguardo che con fierezza smette di guardare in basso per aprirsi all’orizzonte. Anche a tutte le proprie incertezze e profondi bui, ma armato di quel coraggio e indipendenza culturale che da secoli hanno caratterizzato la storia della gente di Sicilia.

Sembra proprio che qualcuno, e anche più di uno, al SUD voglia cogliere la spinta emotiva al cambiamento che ormai inarrestabile, trasuda dai volti dei siciliani arrossati dal primo vero sole estivo; ma se questi pensano di poter riempire le piazze con rivoluzionarie bandiere acriliche pronte a scolorirsi ai primi acquazzoni di stagione, rischia di fare una grande Cazzata.

Le rivoluzioni e i venti freschi di cambiamento che portano con se, non posso mai essere mediati, decisi e governati a tavolino, paventati perfino minacciati. Chi semina tempesta deve raccogliere tempesta l’uragano deve distruggere per lasciare spazio alla ricostruzione, se bisogna ricostruire una nuova dimensione culturale in Sicilia bisogna farlo dalle macerie e non sopraelevando abusivamente qualcosa che già esisteva, cercando di creare nuove strade in mezzo al niente.

1 commento:

gigi ha detto...

Difficile commentare questo post. Perché si dovrebbe contestare ogni frase, e quindi "perdere" inutilmente lunghi minuti del proprio tempo.
E poi, si sa, il siciliano nega sempre l'evidenza, è u megghiu e nessuno glielo leva dalla testa.
Questo post si puo' riassumere sinteticamente commentando che c'é scritto esattamente l'opposto della realtà, quella del passato e quella attuale. L'autore fa finta di non sapere che parla della regione piu' malandata e tra le piu' povere d'Europa, di una regione eternamente colonizzata in tutti i sensi. Ma quando mai la Sicilia è stata libera di pensare?
Infine, in questo post è evidente lo stato di "isola mentale" che paralizza da sempre questa terra, che dovrebbe essere magnifica ... se fosse abitata da tedeschi o svedesi.