giovedì 4 giugno 2009

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Manca ormai davvero poco, sabato e domenica prossima si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo, legislatura che per molti aspetti si candida ad essere storica, sul piano internazionale. Cruciale è infatti la spaccatura su più fronti sulla questione dell’ingresso della Turchia, sul piano locale quella dell’utilizzo degli ultimi fondi POR 2007/13.
Nonostante ciò, nel dibattito politico di questa campagna elettorale, pare che d’Europa ce ne sia davvero poca. L’interesse è chiaramente tutto rivolto alla rivoluzione all’interno della maggioranza di governo siciliana, messa in atto dall’attuale Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Emblema di tutto ciò certamente l’assenza, per la prima volta, dal Governo Regionale dell’ UdC di Totò Cuffaro, il Presidente uscente dimissionario. Pare che bene che vada la Sicilia, nei prossimi mesi, è destinata ad essere attraversata da inusuali uragani: se Lombardo con la lista "L’Autonomia" otterrà il 4% nazionale tirerà dritto per la sua intransigente strada sotto la bandiera del “con me o contro di me e ogni astensione è un voto contrario” , se l’auspicata percentuale non sarà raggiunta gli alleati o ex tali, andranno giù duro provando a mettere il Governatore con le spalle al muro, impresa non facile con un uomo come Lombardo che non esiterebbe a mandare tutti nuovamente alle urne. Se tutto questo non bastasse c’è anche la partita all’interno del Popolo delle Libertà, Miccichè-Alfano con i rispettivi candidati e consequenziale conta dei voti. Chi vince prende tutto, sembra essere questa la posta in gioco. A noi spettatori votanti non resta che riprendere il titolo di un colorito libro di qualche anno fa… IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO.

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