La percentuale cartacea dei rifiuti è stimata tra il 20 ed il 30% del totale dei rifiuti solidi urbani. Il 90% dei materiali in carta viene usato una sola volta e poi diventa rifiuto. Soltanto il 10% viene utilizzato per prodotti di lunga durata, come i libri.
Attraverso la raccolta differenziata ed i conseguenti processi di riciclo è possibile produrre “nuova carta” direttamente dalle fibre, evitando l’impiego di pasta di legno o cellulosa vergini e, quindi, l’abbattimento di altri alberi. Infatti, per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono: 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kWh di energia elettrica. Per una tonnellata di carta riciclata: zero alberi, 1.800 litri d'acqua e 2.700 kWh di energia elettrica. Al contrario, per produrre una tonnellata di carta riciclata, si consumano: 0 alberi, 1.800 litri di acqua e 2.700 kWh di energia elettrica, con un ulteriore risparmiano di 210 Kg di emissioni di CO2 dovute al riciclo stesso e di 1.098 kg di emissioni di CO2 dovute al mancato smaltimento della carta in discarica. Il riciclo della carta può avvenire solo 5-7 volte, perché le fibre si deteriorano, e ogni volta c’è una perdita del 25% della carta raccolta. Tuttavia il riciclaggio è sempre vantaggioso, specie per l’Italia che importa dall’estero le materie prime per fabbricare la carta.
Anche se non è obbligatorio riportare sugli imballaggi il simbolo del materiale o del riciclo, tutte le confezioni che riportano il simbolo CA sono riciclabili.
Alcuni consigli su come differenziare la carta e il cartone:
- Separare giornali e riviste dai loro involucri di cellophane.
- Togliere la “finestra” di plastica dalle buste da lettera.
- Schiacciare le scatole di cartone e cartoncino per ridurne l’ingombro.
Cosa inserire nei contenitori della carta: fogli, quaderni, libri, riviste, giornali, fumetti, buste di carta, opuscoli, sacchetti di carta, confezioni per uova in cartone, cartone a pezzi, cartoncini di ogni tipo, documentazioni di archivi, registri, schede, tabulati, imballaggi in cartone ondulato o scatole di qualsiasi forma o misura, purché appiattiti.
Cosa NON inserire nei contenitori della carta: piatti e bicchieri di carta plastificata o cerata, carta bagnata o sporca di cibo, materiale organico, tovaglioli di carta sporca, carta carbone, carta chimica fax, carta oleata, carta cerata e pergamenata, carta presente nei contenitori in tetrapak con il simbolo CA (carta/alluminio), cellophane.
Sapevi che...?
· Il 90% dei quotidiani italiani è stampato su carta riciclata.
· Quasi il 90% della scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartoncino riciclato.
· Il 100% delle scatole per prodotti più fragili o voluminosi sono realizzate in cartone riciclato.
Attraverso la raccolta differenziata ed i conseguenti processi di riciclo è possibile produrre “nuova carta” direttamente dalle fibre, evitando l’impiego di pasta di legno o cellulosa vergini e, quindi, l’abbattimento di altri alberi. Infatti, per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono: 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kWh di energia elettrica. Per una tonnellata di carta riciclata: zero alberi, 1.800 litri d'acqua e 2.700 kWh di energia elettrica. Al contrario, per produrre una tonnellata di carta riciclata, si consumano: 0 alberi, 1.800 litri di acqua e 2.700 kWh di energia elettrica, con un ulteriore risparmiano di 210 Kg di emissioni di CO2 dovute al riciclo stesso e di 1.098 kg di emissioni di CO2 dovute al mancato smaltimento della carta in discarica. Il riciclo della carta può avvenire solo 5-7 volte, perché le fibre si deteriorano, e ogni volta c’è una perdita del 25% della carta raccolta. Tuttavia il riciclaggio è sempre vantaggioso, specie per l’Italia che importa dall’estero le materie prime per fabbricare la carta.
Anche se non è obbligatorio riportare sugli imballaggi il simbolo del materiale o del riciclo, tutte le confezioni che riportano il simbolo CA sono riciclabili.
Alcuni consigli su come differenziare la carta e il cartone:
- Separare giornali e riviste dai loro involucri di cellophane.
- Togliere la “finestra” di plastica dalle buste da lettera.
- Schiacciare le scatole di cartone e cartoncino per ridurne l’ingombro.
Cosa inserire nei contenitori della carta: fogli, quaderni, libri, riviste, giornali, fumetti, buste di carta, opuscoli, sacchetti di carta, confezioni per uova in cartone, cartone a pezzi, cartoncini di ogni tipo, documentazioni di archivi, registri, schede, tabulati, imballaggi in cartone ondulato o scatole di qualsiasi forma o misura, purché appiattiti.
Cosa NON inserire nei contenitori della carta: piatti e bicchieri di carta plastificata o cerata, carta bagnata o sporca di cibo, materiale organico, tovaglioli di carta sporca, carta carbone, carta chimica fax, carta oleata, carta cerata e pergamenata, carta presente nei contenitori in tetrapak con il simbolo CA (carta/alluminio), cellophane.
Sapevi che...?
· Il 90% dei quotidiani italiani è stampato su carta riciclata.
· Quasi il 90% della scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartoncino riciclato.
· Il 100% delle scatole per prodotti più fragili o voluminosi sono realizzate in cartone riciclato.
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