Il rifiuto è di per sé sinonimo di inquinamento, qualcosa che pur essendo prodotto dall’ambiente è extra-ambientale, cioè quella “scoria” che la natura non riesce a rimettere nel proprio ciclo vitale. È tanto palese quanto contraddittorio che gli unici rifiuti che la natura non riesce ad auto-rigenerare sono quelli prodotti dall’uomo. In una corretta cultura ambientale bisogna evidenziare come il sistema mondo è un sistema finito e non infinito e tutto ciò che non si riesce ad auto-rigenerare, si accumula, rappresentando un notevole peso sia in termini ambientali che in termini economici. Un primo importante obiettivo è, quindi, quello di far crescere la consapevolezza sulla questione dei rifiuti, informando circa i pro ed i contro di ogni soluzione strategica, tecnica e gestionale; cercando la collaborazione di tutti i sistemi di utenza, al fine di aumentarne l’efficacia sinergica e di favorire la diffusione e la corretta interpretazione delle informazioni. L’importanza della comunicazione è proprio quella di promuovere una partecipazione attiva all’uso razionale delle risorse, alle iniziative di raccolta differenziata, al risparmio energetico, ma anche quello di fare in modo che ogni singolo attore del Sistema interloquisca e si relazioni quotidianamente su di un nuovo decalogo comportamentale. In definitiva la comunicazione ambientale deve promuovere una nuova cultura del benessere sostenibile, restando chiaro che il diritto ad avere un mondo più pulito non può prescindere dalla volontà di renderlo tale.
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