Il presidente della commissione Ambiente di Confindustria Aldo Fumagalli, non nasconde la preoccupazione rispetto ''al pacchetto Ue'' che ha ''perso per strada'' il ruolo dell'efficienza. ''Raggiungere il 20% di efficienza - spiega Fumagalli - deve essere preso in considerazione anche per il taglio delle emissioni del 20%''. A questo proposito, dice: ''Installare 8.500 Mw in 12 anni costerebbe circa 50 miliardi di euro pari a una produzione di 10 Twh'', la stessa cosa si potrebbe ottenere ''con il cambio dei motori elettrici''. ''Il risparmio energetico e' senza dubbio l'energia 'alternativa' con il maggiore potenziale. E' disponibile, sicura e non richiede alcun investimento'', ha affermato l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, secondo il quale si stima che anche con ''adeguati incentivi ede evoluzioni tecnologiche sia possibile catturare e stoccare solo il 5-10 per cento delle emissioni antropiche''. ''Bisogna cambiare passo sul risparmio energetico'', ha detto quindi l'amministratore delegato di Edison Umberto Quadrino per il quale servono maggiori ''vincoli sulle costruzioni e sui trasporti''. Secondo la Banca Mondiale, occorre una ''rivoluzione nel settore energia''. Lo scenario e' di 18 mila turbine eoliche l'anno, 20 reattori nucleari ogni anno, 300 centrali solari. Il problema e' attuare questa rivoluzione. Ma serve investire, ha detto il direttore generale del ministero dell'Ambiente, Corrado Clini. ''La Cina - ha riferito Clini - ha destinato il 38% delle risorse previste per la ripresa economica alla crescita verde mentre a livello Ue la quota e' tra l'8 e il 12 per cento''. Interventi necessari visto che, ha detto il segretario esecutivo della Convenzione sui cambiamenti climatici delle Nazioni unite, Yvo de Boer, i cambiamenti climatici sono ''reali''. E al 2015, potrebbero essere 375 milioni le persone colpite ogni anno da calamita' legate al cambiamento climatico. (ANSA).
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