Il potenziamento delle tecnologie a basso consumo di carbonio sara’ il primo punto sul tavolo del G8 Ambiente che si aprira’ domattina al Castello Maniace di Siracusa sulla tematica dei cambiamenti climatici e della difesa della biodiversita’. A parlarne e’ stato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in occasione di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio a Palazzo Vermexio, sede del Comune di Siracusa. “Potenziamento inteso - ha spiegato la Prestigiacomo - come diffusione di queste nuove formule dai Paesi sviluppati verso quelli emergenti e sottosviluppati, che possa consentire a questi ultimi una crescita ecosostenibile che vada di pari passo con l’impegno dell’occidente per la riduzione delle emissioni e per l’efficienza energetica. L’impegno mostrato dall’occidente verso il potenziamento delle tecnologie a basso consumo di carbonio e’ testimoniato nella sottoscrizione, da parte dell’Europa, del cosiddetto Pacchetto 20-20-20, che contempla ampia attenzione per la diffusione di queste tecnologie”. Ed ancora sulla difesa della biodiversita’, il ministro ha ricordato come purtroppo non abbia sortito gli effetti sperati il protocollo “Target 2010″, con impegni poco perseguiti da parte dei Paesi che ne erano stati sottoscrittori.“Ed allora - ha proseguito la Prestigiacomo - dalla Carta di Siracusa che verra’ fuori da questo G8 dovra’ emergere la necessita’ di adozione in merito di azioni che siano anche culturali, con l’opinione pubblica mondiale affiancata alle istituzioni”. Da questo G8 partira’ altresi’ lo slogan “Biodiversity is Business”, per promuovere la biodiversita’ non piu’ solo come limite ma anche come risorsa ed opportunita’ di sviluppo. Ma su proposta di Giappone e Usa in questo G8 si discutera’ anche di sostenibilita’ ambientale da contrapporre all’inquinamento anche in correlazione con la salute dell’infanzia.“È un dovere dei governi e della comunita’ internazionale - ha concluso il ministro - preoccuparsi dei soggetti piu’ vulnerabili, di coloro i quali hanno capacita’ piu’ ridotte di difesa dall’esposizione ai rischi ambientali”.
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