Chi ha detto, chi ha deciso, che
the show must go on, perché davanti a certi eventi, che possono capitare anche molto lontano da noi, non ci si può o deve fermare? Riflettere su ciò che accade agli altri, partecipare alle emozioni altrui, sono azioni emotive veramente assenti dai nostri calendari biologici? Davvero non si può restare fermi per alimentare semplicemente la solidarietà di appartenere ad uno stesso genere naturale, quello umano; perché bisogna andare avanti per forza e a tutti i costi?
Il corso naturale della vita non stà a noi poterlo mettere in pausa, ma la nostra coscienza non ha padroni nè orari da rispettare. Solo iniziando a pensare che davanti a determinate questioni non ci sono interessi nazionali, soggettivi, di categoria o di classe, ma esiste solo l'appartenenza biologica ad un unico e esclusivo genere di vita, riusciremo a salvarci.
Anonimo (CT)
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