martedì 5 maggio 2009

Giovani Coltelli

Giovani Coltelli, così titolano numerosi mezzi di informazione nazionale rispetto agli ultimi ma reiteranti episodi di violenza e bullismo giovanile, puntando con determinazione il dito contro le fiction televisive in cui si esaltano il “branco” e la forza emotiva che ne deriva dall’appartenenza.
Personalmente dubito che il problema sia imputabile a quello che si vede in televisione, fermo restando che il palinsesto mediatico è veramente scadente e privo di qualsiasi contenuto, in realtà credo che la questione debba essere affrontata in maniera più onesta e radicale. Siamo di fronte a una società “liquida” , in questo momento storico, pericolosamente manca sia singolarmente che socialmente un vero progetto di vita. Nell’ultimo ventennio si è passati dalla ricerca di un immagine complessa e pluridisciplinare di celebrità all’aspirazione più immediata e semplice di notorietà. L’aspirazione delle nuove generazioni oggi, non è più quella di costruire un proprio percorso di credibilità temporale ma piuttosto quello di affermarsi in una fascia temporale che si può ben definire stagionale.
L’importante oggi è essere immediatamente riconoscibili, visti, noti, conosciuti, non ha più importanza per quali ragioni, lo scandalo non è più scandalo è un mezzo veloce per emergere, purtroppo tutto ciò non ha niente a che vedere con l’unica cosa che conta veramente per costruire una propria dimensione di dignità… essere credibili

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