Oggi internet rappresenta davvero una finestra sul mondo, tutto lo scibile umano è ormai codificato e classificato dai così detti motori di ricerca. Una ricerca libera e arbitraria, uno strumento di vera democrazia capace di far “apparire” sulla rete il meglio e il peggio della multiformità del pensiero umano. I veri detentori dell’informazione ormai sono infatti proprio i motori di ricerca, google, virgilio, ecc. sono loro che ci permettono, con la digitazione di semplici parole chiave, di recuperare dati, notizie, foto e video su una gamma ormai praticamente infinita di argomenti siano essi presenti, passati o futuri. La mia generazione è cresciuta con l’affermarsi del temutissimo quarto potere concetto che racchiudeva il potere dei nascenti media e che oggi certamente incorpora anche internet, ma rispetto alla propria nascita culturale era rilegato soltanto a rappresentare i media tradizionali, stampa e TV. Ma mentre i tradizionali mezzi di informazione erano e sono controllati da lobby di potere, internet nasce e ancora sventola alta la bandiera della libertà assoluta. Certo bisogna capire a quale libertà si ci riferisce… Suona strano per esempio l’accordo fatto dai più importanti motori di ricerca mondiali con il Governo della Cina, con cui viene siglato un patto di ferro per cui digitando dalla rete cinese parole come Tibet, Buddismo, Rivoluzione e qualcos’altro, non si arriva a niente, come si dice in gergo non esce proprio nulla, nessuna informazione, nessun riferimento a fatti o persone, niente di niente. Forse è il caso di iniziare a parlare di quinto potere, quello di chi detiene la possibilità a propria scelta di far sparire parole chiave e cioè storie, persone eventi che per la loro portata e drammaticità potrebbero rappresentare un forte contributo all’evoluzione delle coscienze e della nostra civiltà.
Nessun commento:
Posta un commento