La partita continua, buio e contro buio già fatto, flop di tre carte a terra , quarta e quinta carta scoperta, c’è da chiedersi, chi ha gioco in mano? O chi sapendo stare al tavolo sta facendo un bluff capolavoro? Pare che all’UdC non gli sia entrata neanche una coppia delle più basse e con niente in mano aveva già lasciato alla quarta carta, Il PdL certamente qualche punto in mano ha, ma non deve essere fortissimo e all’ all-in di Lombardo non vede. Per fortuna a tenere viva la partita c’è Gianfranco Miccichè che enigmatico ed esuberante al tavolo da gioco ha o fa ben credere di avere gioco in mano e vede Lombardo. Ma la partita non è ancora finita, nell’anomalia della politica che per fortuna non è del poker, il piatto sarà aggiudicato solo dopo le elezioni Europee, quando i giocatori butteranno sul panno verde le proprie carte… se Lombardo dimostrerà di avere gioco in mano, con un bel 4% della propria listà, una parte del piatto sarà suo di certo, così come se Miccichè riuscirà a far convergere sul proprio candidato Michele Cimino i bei voti anche lui vincerà, chiarendo come se già non lo fosse, che in Sicilia sul campanello delle Casa delle Libertà c’è scritto bussare Miccichè…
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