Ogni giorno, ogni ora che passa sembra che lo scontro politico, sulle prossime consultazioni elettorali Europee si accenda in maniera esponenziale. Ma c’è da chiedersi, soprattutto in Sicilia, quanta Europa ci sia veramente in questa tornata elettorale, appare abbastanza chiaro che in gioco non ci sia soltanto qualche seggio a Strasburgo; “questa volta ci si conta” è questo che si sente dire in ogni incontro più o meno ufficiale con i candidati, ma ci si conta rispetto a che?In realtà lo scenario è abbastanza chiaro, apostrofati gli schieramenti di sinistra come un non problema, lo scontro è tutto interno alla maggioranza, infatti ogni candidato, si trova prima ancora di rappresentare i propri elettori ad incarnare un’anima o in gergo più politico una corrente ben precisa. Ecco che da un lato c’è la lista l’Autonomia, voluta dal Presidente delle Regione Raffaele Lombardo che preferisce andare insieme a Storace, Pensionati e All’unione di Centro che non con la maggioranza espressa nel suo governo … dall’altro l’ UdC, all’opposizione sul Governo nazionale in giunta in Sicilia, e poi non certamente per ultimo, c’è lo scontro tutto forzista tra l’area del presidente del Senato Schifani in asse con Il ministro Alfano e Gianfranco Miccichè che con un progetto ben preciso è già da tempo tornato tra la gente e sul suo territorio, quest’ultimo spinge uno dei propri fedelissimi quale l’attuale Assessore Regionale al Bilancio Miche Cimino. Ma fatti i conti, cosa si vince? Il Pdl non aspetta altro che poter dare una bella ridimensionata all’incontrollabile Lombardo, l’UdC vuole ribadire il concetto sempre verde che in Sicilia senza di loro non ci può essere maggioranza, il PdL vuole una volta per tutte far capire chi comanda nel regno del famigerato 61 a 0 il cui fautore di allora fu proprio Gianfranco Miccichè. L’unica speranza e che i conti tornino, soprattutto per i SICILIANI.
Nessun commento:
Posta un commento