C'è davvero tanto bisogno di benessere; anche se il trend del lusso è in calo, le S.p.A. non sembrano avere grosse flessioni. Infatti, soprattutto se non si parla dei tanto agognati centri benessere, ma forse dei più desiderati Consigli di Amministrazione delle innumerevoli Società per Azioni del comparto pubblico. La cosa che non si riesce a comprendere fino in fondo, almeno dal punto di vista della piena trasparenza intellettuale, è come mai la Pubblica Amministrazione, per gestire i propri servizi, abbia assoluto bisogno di generare società di capitale, S.p.A. per l'appunto. Servizi di pubblica utilità? S.p.A.. Fondi per la Cultura? S.p.A.. Opere pubbliche? S.p.A., ecc. ecc.. Ricordo come, all'università, timidi professori di gestione aziendale non perdevano occasione per ribadire che le società sono fatte dagli uomini e che ad avere importanza sono l'intelligenza imprenditoriale, di gestione, la managerialità, perfino la creatività, e non le sigle. Certo è innegabile che le sigle hanno il potere generativo di creare responsabilità ... o meglio poltrone. Il problema, però, non è neanche questo. La questione che non si riesce davvero a spiegare è come mai ci sono società pubbliche con più componenti nel Consiglio di Amministrazione che dipendenti e come mai negli stessi ci sia una percentuale del 90% di ex-politici e solo del 10% di tecnici. Insomma comunque le guardi che siano SPA O S.p.A. sempre agognati luoghi di benessere restano...
1 commento:
Spa, in questo caso, si scrive senza i punti.
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